Cos'è?
3 SETTEMBRE 2025 ORE 21:30
PIAZZA SIGNOR ELLI - CORTONA (AR)
- INGRESSO LIBERO -
Mauro Grossi: piano, direzione, composizioni, arrangiamenti
Rossano Emili: sax baritono, alto e clar. basso
Luca Ravagni: sax alto, tenore, clarinetto
Vittorio Alinari: sax tenore e soprano
Andrea Tofanelli: tromba e flicorno
Mirco Rubegni: tromba e flicorno
Glauco Benedetti: trombone
Roberto Nannetti: chitarra
Matteo Bonti: contrabbasso
Michele Vannucci: batteria
Matteo Scarpettini: percussioni
Federica Fiorentini: voce
Appuntamento il 3 settembre in piazza Signorelli, ingresso libero. Iniziativa dell’Associazione Organi storici Cortona, nell’ambito di CortonAntiquaria
Mediterrando è il nuovo progetto per ensemble di Mauro Grossi che compie un viaggio fra i colori e i suoni della tradizione musicale che definisce il suo centro attorno al Mediterraneo: un tutto armonico ed omogeneo in cui il jazz non è un genere ma una grammatica e un collante fra stili e umori. Pianoforte, voce, ottoni e percussioni: più nel dettaglio due trombe, un trombone, tre ance, che a fianco alla voce e al pianoforte e alle percussioni costruiscono un sound poliedrico ricco di ritmi che si snodano lungo le dieci tracce.
“Mediterrando - spiega Grossi - rappresenta un’importante tappa di quella parte della mia vita artistica legata alle “piccole/grandi” formazioni. Riduttivo dire “medie”. Per me tavolozza timbrica e caratteristiche strutturali sono cose indipendenti, o quanto meno, cose la cui interdipendenza è totalmente modulabile”
Mediterrando è quindi una personale risposta all’istanza cruciale di tutti i musicisti di ogni epoca, “il minimo dei mezzi per il massimo risultato” con zero compromessi.
Le sue origini risalgono a diversi anni fa, prima con la fondazione della Little Big Band e poi con l’incarico di direzione della Compagnia la strada a Perugia, con le quali questo progetto forma una sorta di trittico. Il percorso è come sempre il soggetto, l’apertura sui riferimenti stilistico/formali e la coerenza sono gli intenti; mentre il lavoro paziente sulle partiture, l’accuratezza delle esecuzioni e delle produzioni, i mezzi. Il risultato è un lavoro che sa calibrare il racconto con la suggestione, i richiami precisi con quelli suggeriti e richiamati.
Centrale l’elemento dell’errare da cui scaturisce un ritratto composto di piccole “foto di viaggio”: emozioni e ricordi indelebilmente presenti.
Viaggio che non ha timore di toccare anche un brano caposaldo come Insieme a te sto bene di Battisti/Mogol, lato B di un 45 giri di grandissimo successo e “una delle prime emozioni “bluesy” anche nell’allora scandaloso testo e che - confessa Grossi - ai tempi, da bambino, non capivo”.